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Nuova legge italiana sulla sicurezza legalizza ronde di cittadini

Questo articolo è stato precedentemente pubblicato in tedesco il 7 luglio 2009 e in inglese l’8 luglio 2009.

Dall’8 al 10 luglio il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ospiterà il vertice del G8 di quest’anno a L’Aquila, la città dell’Italia centrale recentemente colpita da un terremoto.

Solo qualche giorno prima che si riunisse il summit delle grandi potenze (Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Russia) è entrata in vigore in Italia una nuova legge per la sicurezza, estremamente autoritaria, diretta soprattutto agli immigrati privi di permesso di soggiorno.

La legge sulla sicurezza è stata approvata nel mese di maggio da parte della Camera dei Deputati, giovedì scorso anche dal Senato, con 157 senatori a favore e 124 contrari. E quindi ora ha potere di legge.

La legge rende l’ “immigrazione clandestina” un reato penale, punibile con multe tra i 5.000 e i 10.000 euro. Immigrati senza documenti validi possono essere detenuti per un massimo di sei mesi in centri d’identificazione (campi di deportazione). Ai sensi della precedente legge, la durata massima del periodo di detenzione era di due mesi. In futuro, un permesso di soggiorno avrà un costo due volte e mezzo rispetto al precedente, 200 euro invece di 80.

La legge consente ai comuni di mantenere le proprie pattuglie notturne di volontari. E obbliga insegnanti e personale sanitario a denunciare gli immigrati privi di documenti alle autorità. I proprietari che affittano alloggi agli immigrati senza documenti validi, rischiano il carcere fino a tre anni.

La Commissione Europea ha dichiarato che intende esaminare la nuova legge italiana per verificare la sua compatibilità con le norme giuridiche europee. Jacques Barrot, Responsabile per Giustizia, Libertà e Sicurezza dell’Unione Europea, ha dichiarato giovedì a Bruxelles che sono inaccettabili le norme per “l’espulsione automatica” per intere “categorie di persone”. Tuttavia, non ci dovrebbero essere illusioni che l’Unione Europea possa opporsi seriamente alle misure reazionarie italiane. Dopo tutto, numerosi Stati membri dell’UE stanno attualmente intensificando le misure per impedire che i rifugiati e gli immigrati entrino nei loro rispettivi paesi.

In Italia Berlusconi può contare sul tacito sostegno dell’opposizione parlamentare, compreso il centro-sinistra. Ha votato contro la nuova legislazione, ma le argomentazioni dell’opposizione contro il disegno di legge sono state inette e di carattere puramente tattico. Solo un politico, Rocco Buttiglione, un cattolico conservatore, ha dibattuto contro il contenuto della legge sulla sicurezza.

Altri oratori dell’opposizione hanno preferito sottolineare gli scandali sessuali di Berlusconi, che hanno assunto un ruolo sempre più centrale nei media italiani. Mentre varie forze si stanno organizzando per indebolire o addirittura sbarazzarsi di Berlusconi, i suoi oppositori in sostanza promettono di continuare la sua politica. L’attuale concentrazione sugli scandali a sfondo sessuale del capo del governo serve solo a distogliere l’attenzione dai gravi problemi economici e dai conflitti sociali di cui soffre il paese.

In realtà, i comuni in cui i partiti di opposizione di centro-sinistra detengono il potere sono stati tra i primi ad impegnarsi in misure come l’istituzione di ronde razziste di cittadini. Il Corriere della Sera ha elencato centinaia di città con le amministrazioni di centro-sinistra che hanno già introdotto tali milizie private.

Queste ronde, che Berlusconi ha legalizzato per decreto da febbraio, sono già comuni in un certo numero di paesi dell’Europa orientale, in particolare l’Ungheria. I più arretrati elementi sociali vengono dotati di uniformi e armi, e inviati sulle strade al fine di “preservare la legge e l’ordine”.

In Italia, le ronde sono state attualmente autorizzate a indossare uniformi, ma non a portare armi. I leader del Partito Democratico (sorto dalle ceneri del Partito Comunista Italiano), tentano di presentare la nuova misura come del tutto innocua. Essi sostengono che le cosiddette ronde, o come definite dal DDL “pattuglie volontarie di vigilanti”, hanno il compito principale di abbellire le periferie cittadine rimuovendo graffiti o eliminando l’immondizia nei parchi.

Tuttavia Sergio Cofferati, ex presidente del sindacato CGIL, a lungo dominato dagli stalinisti italiani, è meno reticente nella sua descrizione delle ronde. Come sindaco di Bologna, Cofferati ha introdotto pattuglie di cittadini nel mese di febbraio e ha difeso la sua iniziativa con queste parole: “I cittadini possono dare un contributo alla protezione del loro territorio, purché tali iniziative non siano motivate politicamente o ideologicamente.”

L’amministrazione della città di Milano, gestita dalla destra, ha stanziato 250 milioni di euro per le ronde. La città è quindi andata oltre il governo nazionale, che non prevedeva la sponsorizzazione finanziaria ufficiale per il pattugliamento volontario. Il loro finanziamento è stato reso possibile, sostenendo che, poiché le ronde coinvolgevano attivita’ volontarie, potessero essere promosse dal comune. Letizia Moratti, membro di Forza Italia di Berlusconi, governa la città di Milano. La Moratti è una imprenditrice sposata con un magnate del petrolio. Matteo Salvini della Lega Nord, consigliere comunale della città, è arrivato a chiedere che le carrozze della metropolitana siano riservate “solo per i cittadini di Milano.”

Secondo un rapporto del Frankfurter Rundschau, l’Azienda dei Trasporti di Milano ha recentemente rifiutato di assumere un giovane marocchino, sebbene stesse selezionando macchinisti. Il rifiuto del giovane è stato giustificato appellandosi ad una legge sulla “sicurezza pubblica” passata per la prima volta nel 1931, durante la dittatura fascista di Benito Mussolini.

Il quotidiano tedesco riporta che i sindacati della città hanno rifiutato di difendere il marocchino. E cita un rappresentante sindacale: “Se l’Azienda Trasporti Milano aumentasse gli stipendi, allora anche gli italiani farebbero domanda per questo lavoro”.

Gli attacchi ai diritti democratici di base vanno di pari passo con l’assalto al tenore di vita di tutta la classe lavoratrice. La polarizzazione sociale è particolarmente accentuata in Italia. Il paese è il quarto in classifica per numero di milionari nel mondo, mentre la povertà sta aumentando rapidamente. Salari e stipendi sono fermi da anni e sono tra i più bassi in Europa occidentale; il costo della vita—i prezzi di benzina, alimentari, affitti—sta aumentando drammaticamente.

Molti anziani italiani vivono con una pensione minima di 500 euro al mese, con milioni di giovani che vivono da precari per anni alla vana ricerca di un lavoro. Secondo una relazione presentata dall’ Ufficio Italiano di Statistica, sette milioni e mezzo di italiani ufficialmente hanno vissuto in povertà nel 2008, vale a dire il 13 per cento della popolazione. Questa era la cifra prima della crisi finanziaria mondiale, indubbiamente gli attuali livelli di povertà sono molto più alti.