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Più di 130 morti nel naufragio al largo di Lampedusa

Questo articolo è stato precedentemente pubblicato in inglese il 4 ottobre 2013

Si teme che centinaia di persone siano morte giovedì mattina nel naufragio accaduto vicino a Lampedusa.

Al momento del naufragio un vascello stava trasportando dall’Africa circa 500 migranti.

Probabilmente ci sono altre centinaia di morti, infatti solo 159 persone sono state salvate.?Circa 250 persone erano date per disperse giovedì pomeriggio, ore dopo che la nave era naufragata. Al momento in cui il bilancio delle vittime già era salito ad 80, è stato riferito che più di 100 persone ancora erano in acqua.

Laurens Jolles, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha detto che la barca era partita dalla Libia e molti di quelli a bordo erano immigrati provenienti dall’Eritrea.

L’enorme numero di morti si aggiunge a quello dei 13 migranti annegati all’inizio della settimana, nel tentativo di raggiungere la Sicilia.

Secondo vari rapporti, un incendio è scoppiato a bordo prima che il vascello si rovesciasse, a circa mezzo miglio da Lampedusa. Il Times di Malta ha dichiarato: “Pare che l’incendio sia iniziato quando il personale di bordo ha acceso un fuoco per attirare attenzione, dopo che il telefono satellitare si era guastato.”

In Gran Bretagna il Channel 4 News ha riportato le dichiarazioni del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, dicendo che col fuoco le persone a bordo avevano tentato di attirare l’attenzione della guardia costiera, dopo che la nave aveva subito avarie al motore.

Simona Moscarelli, dell’Organizzazione Internazionale sulle Migrazioni a Roma, ha detto alla BBC che “a un certo punto c’è stato un incendio sulla barca e quindi i migranti si sono spostati tutti da un lato del vascello, che si è capovolto.”

Verso le 07:20 di giovedì mattina, una barca da pesca nelle vicinanze ha cominciato a salvare gente. Antonino Candela, che lavora per i servizi medici di emergenza, ha detto a Reuters: “Il primo aiuto è stato fornito da persone su imbarcazioni da diporto che hanno sentito le urla.”

La squadra ufficiale di soccorso inizialmente includeva quattro vascelli della Guardia Costiera e della polizia, oltre a due elicotteri della polizia.

Man mano che i corpi venivano recuperati venivano posati sulla spiaggia e sul porto. Il sindaco Nicolini ha commentato: “E’ tremendo, è come un cimitero, e stanno ancora portandone altri. I superstiti sono in stato di shock; sono stati in acqua fin dal mattino presto.”

Pietro Bartolo, un medico locale, ha parlato all’agenzia di stampa ANSA e ha detto, “Questa è una tragedia senza precedenti. In tanti anni di lavoro qui non ho mai visto nulla di simile. Purtroppo non abbiamo bisogno di ambulanze, abbiamo bisogno di carri funebri, ci sono ancora centinaia di dispersi.”

Il Daily Telegraph ha riferito: “i corpi degli annegati sono stati portati in un hangar dell’aeroporto locale, perché non c’è più spazio nella camera mortuaria della remota isola italiana, che ha una popolazione all’incirca di sole 6.000 persone.”

C’erano circa 500 persone stipate sul barcone, che si stima fosse lungo 20 metri .L’agenzia ANSA ha parlato con un superstite, che ha detto: “siamo partiti due giorni fa dal porto libico di Misurata. Eravamo 500 su quella barca, potrevamo appena muoverci. Tre barche da pesca ci avevano avvistati durante la traversata, ma non ci hanno soccorso”.

Negli ultimi dieci anni, molti migranti e richiedenti d’asilo sono morti nella stessa traversata dal nordovest dell’Africa alla costa meridionale d’Italia, punto di volta all’ingresso nell’Unione Europea. Lampedusa spesso è il primo punto di riferimento, in quanto è l’isola italiana più vicina all’Africa, dal momento che non ci sono più di 115 chilometri fra Lampedusa e la Tunisia.
Più di 200.000 migranti e rifugiati hanno attraversato l’isola dal 1999.

Nel primo semestre del 2013, circa 8.000 eritrei hanno intrapreso il viaggio verso le coste meridionali italiane, con 40 morti registrati durante il percorso; questa stima, dell’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, si basa esclusivamente su interviste con sopravvissuti alla traversata, la cifra reale è probabilmente molto più alta.

Il 28 di luglio, 31 dei 53 passeggeri sono annegati quando la loro barca si è capovolta durante la traversata dalla Libia a Lampedusa. Nove dei morti erano donne. Le 22 persone portate in salvo provenivano da differenti paesi dell’Africa occidentale, tra cui Nigeria, Benin, Gambia e Senegal.

L’11 di agosto, sei giovani egiziani sono annegati in Sicilia, mentre tentavano di superare a nuoto i 20 metri che separavano la barca da pesca di legno che li trasportava, arenatasi su un banco di sabbia, dal complesso ricreativo Lido Verde. Le vittime facevano parte di un gruppo di più di 100 migranti provenienti da Egitto e Siria, .

Negli ultimi mesi, si è registrato un notevole aumento del numero di migranti che richiedono l’asilo tentando di entrare in Europa attraverso questo percorso. Molti sono fuggiti in un disperato tentativo di scappare alla persecuzione, alla guerra civile e a una vita di povertà. In un periodo di 40 giorni nei mesi di luglio e agosto di quest’anno, il numero di immigrati è raddoppiato.?I dati del ministro degli Interni menzionano 8.932 migranti arrivati tra il 1° luglio e il 10 agosto, con il numero totale di arrivi di migranti per il 2013 adesso a 17.167.

Secondo il sito web di United Against Racism, in totale 17.306 richiedenti asilo, rifugiati e immigrati senza documenti tra il 1993 e la fine dell’anno scorso sono morti cercando di mettere piede in Europa.

La guerra civile in Siria, sostenuta da USA e Regno Unito, ha portato ad un massiccio afflusso di migranti che tentano di entrare in Europa attraverso l’Italia. Il 28 settembre, il giornale La Stampa riportava che “Dall’inizio dell’anno, 6.000 siriani sono arrivati alla costa siciliana. Cinquecento sono arrivati nel pomeriggio di venerdì scorso nella città di Siracusa. Una donna è morta durante il viaggio ”.

Il giornale riporta che i rifugiati provenienti da paesi africani vengono collocati in centri profughi al loro arrivo a Lampedusa; mentre i profughi siriani vengono inviati in altri campi, in Sicilia; a Trapani, “più di 100 migranti sono stati collocati in una palestra comunale, mentre in un’altra città, Porto Palo, sono nel vecchio mercato del pesce.”

Il governo italiano si è mosso rapidamente per allontanare qualsiasi responsabilità per la tragedia lungi da se stesso. Già dopo poche ore il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha detto: “Non esiste una soluzione miracolosa al problema dell’esodo dei migranti; se ci fosse, l’avremmo trovata e messa in pratica.”

Mercoledì scorso, il progetto di una relazione da parte dell’organismo per i diritti umani del Consiglio Europeo (vedi qui) ha dichiarato che l’Italia è “mal preparata per una nuova ondata di migrazione mista sulle sue coste.” Ha dichiarato che il sistema del governo italiano per la ricezione e il trattamento dei migranti e dei richiedenti asilo non è adatto a tale scopo.