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Come il processo “Impeachment” del Senato stia quasi terminando, I tentativi aumentano per coprire la cospirazione contro i diritti democratici

Come il processo dell’ “Impeachment” condotto dal Senato “zoppica” verso una conclusione, i tentativi della Casa Bianca ed entrambi Repubblicani e Democratici sono focalizzati nel trovare una formula per dare legittimità costituzionale su quello che tutti gia’ sanno che sia un politico coup d’etat.

La priore preoccupazione è basata nel celare dalla gente americana le implicazioni di grande portata ed ominosi della campagna per causare una crisi nell’ amministrazione di Clinton che si sarebbe culminata con i tali procedimenti del Senato. Questo è il motivo fondamentale dietro alle negoziazioni per una proposta di censura, per la quale ci si trova in fronte ad una urgenza aumentata apparentemente seguente al crollo di proposte per una “scoperta di fatto.”

Lontano da nobilitare i procedimenti nella Camera di Rappresentanti che finirono con questa incriminazione, --la prima di un eletto Presidente- il processo del Senato ha inoltre screditato tutte le istituzioni politiche di regola capitalista--Congresso, la presidenza, l’ordinamento giudiziario ed ambi partiti politici. Dal momento che gli avvocati della White House abbiano cominciato il scrutinio degli articoli di Impeachment e della tela fatta di mezze-verità ed insinuazioni sul quale sono basati--accaduto nella prima settimana del processo--sembra assolutamente chiaro che il caso per la condanna e per la destituzione di Clinton sia una farsa politicamente-motivata.

Da allora la possibilità di ottenere due terzi dei voti per la convizione è diventata remota, e l’enfasi si basa ora a quello che la Media definisce “strategia d’uscita." Un termine più accurato sarebbe “cover up.”

Nessuno è più deciso su questa meta che come Clinton stesso. I suoi avvocati hanno insabbiato quietamente le loro minacce intermittenti nel richiedere la testimonianza di coloro che hanno importanti ruoli nella cospirazione, per esempio, Linda Tripp, Lucianne Goldberg ed Indipendente Consigliere Kenneth Starr, e hanno rinunciato al loro diritto di chiamare i propri testimoni.

Clinton si è servito di un’occasione, una colazione religiosa congressuale, il giovedì, nel cercare di compiacere coi suoi oppositori, i politici di destra, e di chiarire che loro non avranno nulla da temere dalla Casa Bianca. Condividendo la predella col moderatore, membro del congresso, il repubblicano Steve Largent, Clinton ha accentato il bisogno per una riconciliazione. Largent è il portavoce del Gruppo Diritto Cristiano ed uno dei fautori più implacabili per l’Impeachment.

Il New York Times, in un editoriale intitolato “Countdown alla Censura, ” ha espresso il cinismo e doppiezza che sono il fondamento dei tentativi di coprire la cospirazione politica. Ignorando l’esposizione degli avvocati di Clinton nel caso legale degli accusatori del Congresso, il New York Times ha dichiarato che una decisione di censura debba contenere un linguaggio “riflettente la realtà che il Sig. Clinton abbia mentito di proposito sotto giuramento e che abbia corrotto con presenza di evidenza e testimonianze ed abbia tentato di impedire il progredire legale di una causa di diritto civile.”

Venga inferno o diluvio, il New York Times è determinato di sostenere la richiesta farsesca che la crisi politica, la quale ha paralizzato il governo americano per più di un anno, sia il risultato della libidine di Clinton. Il giornale ignora i suoi propri articoli che dettagliano la collusione tra l’ ufficio di Starr e gli avvocati di Paula Jones, e la loro trama di scandalizzare e minare la White House. Il giornale persino prende in prestito la retorica degli accusatori del Congresso, formando la causa di assalto sessuale di Paula Jones--finanziato e diretto proprio dal principio da un gruppo e da individui conservatori, membri della estrema destra--come una causa di “diritto civile.”

Tale storia farebbe venir da ridere, se no fosse per il fatto che i loro scopi sarebbero cosi’ ostili ai piu’ fondamentali diritti democratici.

Purchessia la forma assunta dall’ atto finale della “ saga dell’Impeachment, ” ne rimarranno le cause fondamentali di questo essenziale episodio nella storia politica americana. Anche nel poco andare, non ci sarebbe nessuna ragione di credere che l’assalto politico sull’ amministrazione di Clinton finisca con la conclusione di un processo del Senato.

L’indipendente consigliere, Kenneth Starr, ha fatto già notare la considerazione di accusare e processare Clinton prima della fine del suo periodo presidenziale. Il giovedì uno membro corrente e due ex-membri della squadra del prosecutore Starr apparsono come panelisti in un foro pubblico promosso dall’avvocatura del distretto di Los Angeles. Alla domanda del moderatore se il Sig. Starr abbia già promulgato un atto d’accusa sigillato contro Clinton, tutti e tre rifiutarono di rispondere.

Più fondamentalmente, la crisi dell’Impeachment è un sintomo di un malessere più profondo. L’intero corpo politico è malato, e le istituzioni democratiche hanno subito un solido decadimento. Alla fine, le forme tradizionali della democrazia borghese sono incompatibili coi livelli sbalorditivi di ineguaglianza sociale che prevale negli Stati Uniti. Nessuna decisione sulla questione di censura può distogliere la crescita d’ instabilità politica e l’inevitabilità di sconvolgimenti sociali.